Dalla Bellezza, alla Cura, alla Generosità

Nuovo anno

Si chiude un altro anno lavorativo e con esso mesi di progetti e attività in tante direzioni.

Gli interventi di formazione e consulenza del 2024

Il 2024 ha rappresentato, per me, la conferma dell’importanza della coesistenza intergenerazionale. Sebbene me ne occupi da diversi anni, nel 2024 ha rubato la maggior parte della mia attenzione, diventando il tema centrale del mio lavoro.

Sicuramente il Fondo Sociale Europeo ha fatto la sua parte dando la possibilità a quelle imprese che ancora erano molto lontane dal tema di accorgersi dell’esistenza di un’opportunità (oltre che di una sfida) generazionale e di finanziare molti interventi. In generale, il mondo imprenditoriale ha confermato una sempre maggiore sensibilità al tema, per motivi talvolta diversi, principalmente la necessità di favorire la collaborazione tra generazioni con lo scopo di evitare la perdita di competenze tacite e la necessità di rendersi più attrattive agli occhi di potenziali nuovi collaboratori.

Accanto alla coesistenza generazionale, nel 2024 ho notato una sempre maggiore attenzione alla valorizzazione e alla crescita delle nuove generazioni, con tante iniziative in azienda ma anche nelle scuole superiori e all’università.

Molte sono le esperienze che quest’anno mi hanno permesso di essere in contatto con studenti di diverso ordine e grado e osservare da vicino la loro diversità di approccio, mentalità e bisogni, elementi fondamentali quando entreranno nel mondo del lavoro.

Collegato alla crescita delle nuove generazioni, parte importante del mio lavoro è stata la leadership development, una sorta di “ritorno alle origini” e la chiusura di un cerchio. Questo è il motivo per cui mi sono avvicinata alla formazione e alla consulenza aziendale: portare in azienda ciò che avevo sperimentato nella mia prima esperienza con LEAD Italia. Realizzare “palestre” aziendali per lo sviluppo della prossima generazione di leader è stato entusiasmante.

Da un punto di vista formativo infine, un tema particolarmente caratterizzante del 2024 è stata la gestione del tempo e l’efficacia personale. Mi ha stupito vedere quanto interesse si muove attorno a questo tema finendo per indagare le ragioni. È stato come se d’improvviso la complessità del contesto fosse andata oltre una dimensione accettabile e gestibile.

Riflettendo in questi mesi mi sono convinta che la percepita mancanza di tempo sia in realtà sintomo di un malessere organizzativo più profondo. Il tempo non è la causa del problema, ma una conseguenza di qualcosa che non funziona.

Negli anni a venire penso si parlerà sempre meno del tempo che manca e sempre più di benessere organizzativo, comunicazione, ascolto e relazioni efficaci.

2024: l’anno della Cura

Se la parola che ha segnato il periodo 2021-2023 è stata Bellezza, il 2024 è stato indubbiamente l’anno della Cura. Evidentemente, quando diventi consapevole della bellezza dentro e fuori le organizzazioni — delle persone, dei processi, dell’ambiente — vuoi conoscerla, preservarla e prendertene cura.

Sulla Cura e l’Avere Cura tanto è stato detto fin dall’antichità. Forse la Cura si è fatta spazio in azienda diversi anni fa, camuffata inizialmente dalla sostenibilità, ma oggi è evidente come permei ogni aspetto della vita aziendale: relazioni interne, processi e impatto esterno. Le organizzazioni che mettono la Cura al centro delle loro strategie, non solo navigano tenendo in mano una bussola etica, ma permettono la propria sostenibilità nel tempo.

2025? L’anno della Generosità

Il nuovo anno è tutto da costruire. Molto nascerà dalle riflessioni, dagli studi e da quanto sperimentato nel 2024, che influenzerà nuove direzioni lavorative.

Se da un lato la Cura continuerà a guadagnare rilevanza nel mondo delle organizzazioni, dall’altro la parola che probabilmente caratterizzerà sempre di più i contenuti del mio lavoro è Generosità. Prendersi cura di ciò che è bello richiede generosità, sia nelle relazioni personali che nel contesto organizzativo.

La Generosità è quel dare prima di ricevere (e quel ricevere prima di dare) che consente di creare un’opportunità… nel tempo. Questo concetto, tra i più complessi del nostro tempo, penso possa in parte spiegare perché sia spesso difficile realizzare la sostenibilità. Per essere sostenibili serve allargare i confini della propria organizzazione (famiglia, azienda, associazione che sia) al “sistema” dentro la quale è inserita, agendo con generosità. In altre parole: dare al sistema (o ricevere dal sistema) in funzione della costruzione di ciò che è bene per il sistema in primis.

Grazie

Grazie a tutte le persone con cui ho avuto la possibilità di lavorare nel 2024, ai progetti impegnativi e stimolanti che mi hanno permesso di approfondire nuovi argomenti o consolidare competenze già acquisite.

Un grazie speciale al mio compagno di vita e marito, nonché collega paziente e sempre disponibile a condividere la sue competenze facendo da “consulente al consulente”.

Con gratitudine, guardo al 2025 con apertura. Un felice 2025 a tutte le persone che ho incontrato e che incontrerò nei progetti che il nuovo anno porterà.