Voglio andare sulla Luna
Quante volte ho sentito dire: “Bisogna credere e investire nei giovani”. Ma quanti ne sono veramente convinti e passano dalle parole ai fatti? Quanti imprenditori lo fanno veramente condividendo parte della loro ricchezza per alimentare iniziative destinate ad avere impatto nel futuro? Non è da tutti fare questo passo. Meglio l’uovo oggi che la gallina domani, direbbero in molti.
Da tempo seguo le notizie sullo sviluppo di SpaceIL, organizzazione nata una decina d’anni fa in Israele. SpaceIL è l’esempio di cosa significa credere nei giovani e di come tre giovani ingegneri e un imprenditore 93enne, insieme, possono addirittura arrivare sulla Luna. Letteralmente.
SpaceIL è infatti uno straordinario esempio di contaminazione intergenerazionale in cui giovani “dai 3 ai 93 anni” sono coinvolti insieme in un progetto (Avete letto bene, 3 anni!). L’unione tra la freschezza di idee e conoscenze dei giovani e la saggezza, l’entusiasmo e la visione di chi ha macinato settant’anni di esperienze imprenditoriali.
Come in tutte le imprese, si tratta di un’avventura fatta di alti e bassi, di ricerca e alimentazione costante di quel rapporto di fiducia che è fondamentale quando la posta in gioco è alta. E quando la posta in gioco è passare alla storia come prima organizzazione privata a raggiungere la Luna, la pressione si fa sentire. Non sono mancati i momenti difficili, ma la determinazione dei più giovani e l’esperienza di chi, a detta di Shimon Peres, “è un esperto delle cose che devono ancora accadere”, alla fine ha reso possibile al team di SpaceIL di raggiungere l’obiettivo.
Si potrebbe parlare per ore dell’aspetto scientifico-tecnologico dell’impresa di SpaceIL. Trovo però più affascinante guardare a SpaceIL come esempio di imprenditorialità sociale, ovvero un’iniziativa che guarda al sistema nel suo intero, o detta “alla Adizes”, all’equilibrio di efficacia ed efficienza di breve e lungo periodo.
Ultimamente vanno di moda gli imprenditori dal genio sregolato in stile Steve Jobs. Da ieri rimbalzano le notizie sulla ricchezza di Elon Musk, con i relativi commenti in merito al suo stile di vita, alla sua capacità di macinare soldi, alla sua corsa sfrenata alla conquista spaziale, il suo sogno-ossessione di spingersi su Marte e oltre. Per quanto ammiri e mi piaccia leggere delle prodi “follie” dei geni sregolati, trovo la saggezza pacata di Morris Kahn e SpaceIL di più grande attrazione; un’imprenditorialità che fa poco clamore, ma che lascia un segno ben più profondo nella vita delle persone.
To thrive to be the richest person in the cemetery? I think this is ridiculous
Quando osservo un’iniziativa imprenditoriale, la domanda che mi pongo è: tolto l’imprenditore dall’equazione, che cosa rimane? Si fermerà tutto o c’è qualcuno di altrettanto capace, pronto a dare continuità al sogno imprenditoriale? Prima ancora dell’atterraggio poco morbido sulla Luna del 2019, Morris Kahn e il team affermava:
“The bigger impact we want to create is not on the Moon but here on Earth”
La saggezza di SpaceIL è stata nel dare vita ad un’iniziativa spaziale che non si limitasse al profitto di breve-medio termine e che non fosse circoscritta ai pochi operativamente coinvolti. Con il lancio del lander spaziale Beresheet (Genesi), SpaceIL ha infatti dato avvio in Israele al cosiddetto “Apollo effect”, lo stesso circolo virtuoso che decenni fa la missione Apollo ha generato ispirando tanti giovanissimi americani a studiare lo Spazio, a diventare astronauti e ingegneri spaziali, e che ha indotto governi e privati a credere e ad investire nella ricerca spaziale.
L’ “effetto Beresheet” si è reso sorprendentemente visibile addirittura ben prima del lancio del lander con bambini che inviavano la loro paghetta di qualche euro per sostenere il progetto di SpaceIL, travestimenti da astronauti a Purim, lezioni di scienza spaziale nelle scuole elementari. Il risultato è che oggi, a distanza di dieci anni, non ci sono più solo tre ingegneri e Morris Kahn dietro SpaceIL, ma c’è un’enorme network internazionale e soprattutto tanti giovanissimi che si stanno preparando a ricevere la preziosa eredità di questa iniziativa.
https://www.youtube.com/watch?v=_JMoZJYLBO0
SpaceIL è una storia fatta di coraggio e di fiducia reciproca tra generazioni. Questo è fare impresa: agire oggi, pensando al domani, pensando “in grande”.